Il Panettone resiste alla crisi sulla tavola di Natale
Non è un vero Natale senza Panettone. E all’antica delizia che avvolge uvetta e canditi in un soffice impasto non si rinuncia neanche in tempo di crisi, soprattutto a Milano che è la città natale del panettone. Ogni famiglia ne consumerà cinque nel corso dell’intero inverno per una spesa complessiva di 20 milioni di euro.
Il 25 dicembre, inoltre, un milanese su due porterà sulla tavola, oltre al panettone di marca, un panettone artigianale, prodotto in panificio o pasticceria secondo la ricetta tradizionale. Chi volesse può consultarla sul sito della Camera di commercio di Milano che ha pubblicato nel 2003 il disciplinare di produzione del Panettone tipico della Tradizione artigianale milanese approvato dal Comitato tecnico maestri pasticceri. Qui si trova anche l’elenco degli esercizi commerciali – circa 200 – che hanno aderito all’iniziativa, con cui la Camera di commercio tutela la qualità e l’artigianalità del simbolo più dolce di Milano.
I panifici e le pasticcerie aderenti sono comunque riconoscibili perché espongono in vetrina il logo del Panettone tipico.
Panettieri e pasticceri, mestieri di moda
E secondo la maggioranza dei milanesi, il panettone potrà essere un simbolo della città anche durante Expo 2015, grande occasione per avvicinare gli stranieri a questa tradizione contraddistinta da buon gusto e qualità e per aprire ulteriori sbocchi a un comparto vivace nonostante la crisi: in Italia ci sono oltre 40mila imprese coinvolte nella produzione e nel commercio di prodotti di pasticceria e panetteria, di cui il 12,4% in Lombardia (5.035 imprese nel settore). Gli addetti sono oltre 23mila in regione e, come già aveva evidenziato all’inizio dell’anno da un noto quotidiano economico e confermato da Pietro Restelli presidente dell’Associazione Panificatori, pasticceri e affini di Milano, Monza Brianza e Province, di bravi panettieri e pasticceri c’è sempre bisogno.
Chi si volesse avviare a questa professione sa di poter contare su un mercato ancora aperto. E allora come fare? Per un primo orientamento sui requisiti e l’iter burocratico da seguire è possibile prenotare un incontro presso il Punto Nuova Impresa.