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L’industria del cibo? Ecco tutti i trend 2016

Lo scorso anno Expo ha portato in primo piano tutta la filiera dell’alimentazione e l’importanza del settore per l’economia di Milano e Lombardia. Secondo l’Associazione Economia e Stabilità la Lombardia ha 117 aziende agricole, di cui 91 con centro aziendale a Milano, e più di 1.500 industrie del ramo alimentare. Inoltre 20 prodotti regionali sono insigniti del marchio DOP e sono presenti 12 presidi Slow Food, a testimonianza della qualità e dell’attenzione che Milano e la Lombardia hanno riguardo il cibo. Se nel 2015 è esploso il fenomeno dello street food, Baum&Whiteman, azienda di consulenza per ristoranti, ha individuato i trend di settore del 2016. Ecco i più importanti: Delivery Sono sempre di più le applicazioni che permettono di ordinare pranzo o cena dal proprio smartphone, un mercato che, secondo Foodora, può valere fino a 500 milioni di euro solo in Italia e che sta influenzando le abitudini degli italiani…

La nuova frontiera del lavoro? Si chiama smart working

L’esplosione del digital ha spinto verso un rinnovamento il mondo del lavoro in tutti i suoi ambiti. Una delle novità più interessanti è il cosiddetto “telelavoro” o smart working. Nonostante sia previsto dal 1998, grazie alla Legge Bassanini Ter, in Italia lo smart working non ha mai avuto una grande diffusione, tanto che il nostro Paese, fino al 2005, risultava 25° su 27 Paesi in UE sul tema smart work. Ma sembra che le cose stiano cambiando. Nella Legge di Stabilità 2016 è stato inserito un disegno di legge apposta per promuovere lo smart working, che prevede, tra gli altri: che il contratto per lo smart worker sia su base volontaria; che si fondi su un accordo tra dipendente e datore di lavoro per un massimo di due anni, sia per contratti a tempo determinato che indeterminato; che sia garantito un trattamento economico non inferiore a quello degli altri dipendenti con mansioni simili;…

Crowdfunding: 5 consigli per una campagna di successo

Il crowdfunding italiano, nel 2015, ha avuto un trend tendenzialmente positivo secondo la ricerca “Crowdfunding in Italia: Report 2015”, che ci mostra un quadro in crescita rispetto al 2014, riassumibile in: aumento del numero di piattaforme di crowdfunding italiane attive (da 41 a 69). 21.384 progetti pubblicati (+67%), dal valore complessivo di 56,8 milioni di euro (+85%). 857.331 finanziatori italiani raggiunti, in media 25.216 per ogni piattaforma di crowdfunding italiana La maggior parte delle piattaforme di crowdfunding italiane hanno sede legale nel Nord Italia (47% del totale), e 16 di queste sono a Milano. L’interesse verso questa modalità di finanziamento è stata percepita dal Comune di Milano, che ha fatto partire un progetto di crowdfunding civile lo scorso anno. Nonostante la crescita del settore, i progetti che hanno completato la campagna sono il 30%, in diminuzione rispetto al 2014. Vogliamo darvi 5 consigli utili per far sì che la vostra…