La Sharing Mobility è tra le innovazioni che hanno avuto un maggiore impatto nella nostra vita quotidiana. In occasione della Mobility Conference Exhibition 2016, tenutasi agli inizi di Marzo a Milano, vogliamo elencare 5 motivi per cui la sharing mobility sarà uno dei cardini dell’economia 2016: La Sharing Mobility crea introiti per lo Stato: secondo un’indagine condotta da “Il Fatto Quotidiano” le amministrazioni comunali hanno individuato un importante fonte di reddito nelle aziende di car sharing: solo a Milano, Car2Go frutta a Palazzo Marino 770.000 Euro l’anno. La Sharing Mobility aiuta l’ambiente: Legambiente ha pubblicato un report in cui stende le linee guida dei servizi di bike sharing, mostrando come l’utilizzo dei servizi di condivisione diminuisca l’impatto ambientale. La Sharing Mobility è in crescita costante: si calcola che, entro il 2020, il valore di mercato del settore della mobilità condivisa sarà di 6,2 miliardi di Euro, impattando su circa 12…
Le imprese straniere combattono la crisi
Secondo uno studio dell’ISMU sono 5,8 milioni gli stranieri che vivono in Italia, 150mila in più rispetto al 2014. Dal punto di vista occupazionale il 70% degli stranieri in Italia lavora come operaio, ma è sempre più in crescita il fenomeno dell’imprenditoria straniera. Una ricerca pubblicata dalla Fondazione Leone Moressa afferma che sono 656mila le aziende a conduzione straniera, di cui 491mila con un proprietario extracomunitario, e rappresentano l’8,6% del totale degli imprenditori in Italia. I dati mostrano una crescita rispetto agli anni precedenti: secondo Unioncamere Nazionale negli ultimi 3 anni le imprese straniere sono aumentate del 19%, soprattutto grazie a immigrati provenienti da India, Bangladesh e Pakistan. La Regione in cui il fenomeno è più sviluppato è la Lombardia, in cui troviamo il 20,98% di tutte le aziende straniere sul suolo italiano. Nella sola città metropolitana di Milano si conta un +34% d’imprese straniere in quattro anni, che permette…
Big Data e aziende italiane: a che punto siamo?
L’ISTAT ha recentemente dichiarato che le interviste al telefono saranno affiancate e integrate da un maggiore utilizzo dei Big Data Con “Big Data” s’intende il patrimonio d’informazioni cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, in termini di volumi, velocità e varietà. L’analisi dei Big Data, il cui valore di mercato ha raggiunto quota 790 milioni di euro, è diventata la chiave per comprendere come si muovono i clienti; per le aziende questo significa ridurre costi e tempi. A conferma di questa tendenza, secondo una ricerca degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, per più della metà degli imprenditori italiani la gestione degli analytics è una priorità d’investimento e, secondo Accenture, i Big Data sono considerati molto importanti per l’identificazione di nuove fonti di reddito. Se da una parte l’utilizzo di Big Data è frenato da una serie di questioni ancora aperte, come privacy, competenze analitiche e tecnologiche, fonti d’accesso, dall’altra parte…
L’industria del cibo? Ecco tutti i trend 2016
Lo scorso anno Expo ha portato in primo piano tutta la filiera dell’alimentazione e l’importanza del settore per l’economia di Milano e Lombardia. Secondo l’Associazione Economia e Stabilità la Lombardia ha 117 aziende agricole, di cui 91 con centro aziendale a Milano, e più di 1.500 industrie del ramo alimentare. Inoltre 20 prodotti regionali sono insigniti del marchio DOP e sono presenti 12 presidi Slow Food, a testimonianza della qualità e dell’attenzione che Milano e la Lombardia hanno riguardo il cibo. Se nel 2015 è esploso il fenomeno dello street food, Baum&Whiteman, azienda di consulenza per ristoranti, ha individuato i trend di settore del 2016. Ecco i più importanti: Delivery Sono sempre di più le applicazioni che permettono di ordinare pranzo o cena dal proprio smartphone, un mercato che, secondo Foodora, può valere fino a 500 milioni di euro solo in Italia e che sta influenzando le abitudini degli italiani…
Le imprese e i numeri del Carnevale a Milano
Secondo la tradizione, il Carnevale ambrosiano si celebra in date differenti rispetto al rito romano poiché San Ambrogio, di ritorno da un pellegrinaggio, chiese ai suoi concittadini di attendere il suo arrivo prima di dare il via ai festeggiamenti. Oggi il Carnevale è, soprattutto, una festa dal forte spirito goliardico e dall’indotto commerciale non indifferente. Secondo l’associazione Carnevalia, che riunisce i principali eventi storici italiani, il Carnevale muove ogni anno un giro d’affari che supera i 200 milioni di euro, toccando il settore del travel e il commercio B2C. Viaggiare a Carnevale: a Febbraio si scelgono mete tradizionali, con una spesa media di 600 euro per cinque giorni di vacanza, in coppia o con la famiglia al seguito. La destinazione più ambita dagli appassionati del Carnevale rimane Rio de Janeiro, dove sono attesi 350.000 stranieri. Milano prevede una crescita di turisti, rispetto all’anno scorso, del 5%, grazie anche al traino…