La nuova vita di una società tipografica grazie ad un innovativo business legato alla stampa e gestione di bollette; il successo di una società di strumenti per l’anatomia patologica ottenuto con la vendita di speciali lamette di produzione giapponese; lo sviluppo di una linea per biciclette accanto ai tradizionali prodotti per le 4 ruote: c’è “fame”, determinazione e passione nelle testimonianze raccolte da Stefano Castelli e Roberta Garruccio nel volume “Imprenditori” che prova a rispondere all’interessante interrogativo: Esiste una personalità imprenditoriale? In altre parole, imprenditori si nasce o si diventa? Una risposta univoca è difficile. Di certo conta l’aria che si respira: l’atmosfera da Silicon Valley può essere contagiosa, così come, tornando in Italia, la tradizione imprenditoriale di una realtà come Milano può fare la differenza. Ma questo non basta Diventare imprenditore richiede una strategia precisa composta da un mix di fattori riconducibili a cervello e disciplina, come suggerisce Vito…
Giù gli uomini, su le donne
Sembra che al nord resista ancora la convinzione che la donna possa essere in carriera, almeno secondo i risultati di un’indagine fatta in rete da Camera di commercio di Monza e Brianza sui tweet di Voices from the Blog. E con i dati alla mano questa percezione corrisponde alla realtà. A Milano e provincia, infatti, nel 2012 le imprese al femminile (si intende quelle con una donna come titolare o al controllo di maggioranza) sono cresciute dello 0,7%, mentre quelle maschili scendevano dello 0,3%. E sono arrivate quasi a quota 58.000, all’incirca il 20% del sistema economico del capoluogo lombardo, per un fatturato annuo di 15 miliardi di euro. L’attività di cui le donne si occupano principalmente è il commercio e dai dati del Registro delle Imprese si è arrivati a individuare una maggiore concentrazione di esercizi rosa in corso Venezia e in via Odoardo Tabacchi. Ma anche il settore hi-tech è piuttosto florido.…
Crowdfunding, il finanziamento alternativo
Grazie alle reti sociali è nato un nuovo tipo di finanziamento alternativo rispetto ai canali tradizionali. Il crowdfunding consiste nella raccolta di denaro collettivo secondo una logica democratica e un meccanismo di base abbastanza semplice: si rende pubblico il proprio progetto tramite il web e si chiede alla gente di crederci e finanziarlo. I finanziatori non devono essere necessariamente qualificati ma possono essere cittadini comuni, imprese o associazioni e il progetto può rientrare in qualsiasi ambito. In Italia sta addirittura per essere lanciata la prima piattaforma a favore di un istituto di credito. Kickstarter, la principale piattaforma di crowdfunding degli Stati Uniti, è stata lanciata nel 2009 e oggi conta oltre 3 milioni di finanziatori per un totale di più di 35.000 progetti. In Italia siamo arrivati a circa 20 piattaforme, nate per sostenere i progetti di un’ampia gamma di categorie (dai giornalisti ai musicisti). Ma la situazione dei due paesi è decisamente diversa. Prima di tutto in Italia il sistema di…
Startup da mangiare
Proprio oggi all’Urban Centre di Milano è stato presentato un interessante progetto che si muove nell’ambito della realtà imprenditoriale del settore agroalimentare e delle scienze della vita. Alimenta2Talent si basa sull’attività di Alimenta, incubatore gestito dal Parco Tecnologico Padano rivolto alle imprese innovative che ha come obiettivo la multidisciplinarietà e la valorizzazione dei team misti formati da talenti (italiani e non) provenienti dall’estero e giovani italiani. Un po’ per il ritorno ai piaceri genuini della vita, un po’ per il dilagare di una tavola sana ed ecosostenibile, il settore alimentare sta attraversando un periodo vivace e creativo. Il fenomeno è senza dubbio di costume ma è anche e soprattutto di responsabilità sociale e innovazione. Molte della tante iniziative nate recentemente, infatti, si inseriscono nell’ottica della filosofia portante di Expo 2015 Nutrire il pianeta. Energia per la vita. Ai tavoli tematici dedicati all’argomento partecipano alcune startup significative di questo panorama: come…
Speed Mi Up, l’officina innovativa di Milano
In Italia le idee innovative non mancano, per questo c’è bisogno di un aiuto concreto che le sostenga strategicamente ed economicamente nel passaggio da progetti a realtà. Le nostre città si stanno allineando con le tendenze internazionali e Milano si sta muovendo in questa direzione con una serie di iniziative sempre più mirate alla crescita dell’ecosistema delle nuove imprese. Una delle ultime è stata presentata a Milano lo scorso 28 gennaio, si chiama Speed Mi Up ed è un’inziativa realizzata da Camera di commercio di Milano con il Comune di Milano e con l’Università Bocconi. Si tratta di un’Officina di imprese e professioni specializzata nello sviluppo di competenze di business e management e focalizzata sull’attività di accelerazione di crescita di imprese innovative. La missione di Speed Mi Up è di favorire la nascita di startup innovative, di sostenere lo sviluppo di giovani lavoratori autonomi e rafforzare il networking tra imprese,…