Fin dalla prima edizione, Cross the Bridge ha mantenuto ampio lo spettro dei settori innovativi e anche per la seconda edizione è stata confermata una varietà di fondo nelle idee che hanno avuto accesso al percorso.
MgShell, startup med tech fondata nel 2019 e accreditata come spin off del Politecnico di Milano, è una delle quattro startup vincitrici della seconda edizione di Cross The Bridge.
Ce la presenta Marco Ferroni, l’amministratore delegato.
Di cosa si occupa MgShell?
«Lavoriamo nel campo dello sviluppo e commercializzazione di dispositivi intraoculari a rilascio di farmaco e per il trattamento di patologie retiniche».
Tutto questo si concretizza in un oggetto realizzato dalla startup, sottile come un ago.
«Viene caricato in una siringa e iniettato nell’occhio del paziente che ha bisogno di una particolare cura».
Le persone che soffrono di maculopatia, come spiega Marco, devono ricorrere a terapie a vita e questo comporta un frequente e periodico passaggio in ospedale. La soluzione proposta da MgShell garantisce, con una sola iniezione, più trattamenti, rilasciati gradualmente grazie a questo strumento minuscolo.
Come funziona il dispositivo che proponete?
«Il nostro dispositivo, una volta iniettato, da una parte rilascia il farmaco, dall’altra viene degradato dai fluidi oculari. È a base di magnesio e durante il suo funzionamento continua a perdere materiale. Il tutto è altamente accettato dal corpo umano».
Il dispositivo è già sul mercato?
Trattandosi di un ambito medico che richiede tempi più lunghi rispetto ad altri ambiti, il Ceo spiega che l’arrivo sul mercato è previsto tra circa 7 anni. «Al momento siamo a un trl 5 e puntiamo al test sugli animali.
Cosa farete grazie a Cross The Bridge?
Con Cross the Bridge – conclude Marco – copriamo attività di valorizzazione scientifica e tecnologica e il completamento delle attività di validazione in laboratorio».
Vuoi saperne di più?
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