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Bucce e gusci rivivono nella bioplastica firmata Krill Design

C’è anche l’economia circolare tra i settori premiati dalla seconda edizione di Cross the Bridge  grazie alla tecnologia di Krill Design.

Cosa propone Krill Design?

«Siamo una startup che punta a promuovere l’economia circolare all’interno delle aziende – speiga Ivan Calimani, il founder -. Intercettiamo quello che comunemente viene chiamato scarto e che invece è un sottoprodotto della filiera food&beverage: bucce, semi, gusci. E lo trasformiamo in bioplastica con la quale poi realizziamo prodotti come elementi di arredo».

Per un noto brand, Krill Design ha preso le arance delle spremute, ricavandone la bioplastica poi utilizzata per fabbricare vassoi e lampade distribuite in locali e bar.

Così, grazie a questo processo, è l’azienda stessa che produce lo scarto a minimizzare gli sprechi della filiera.  Sul sito ufficiale è anche disponibile un piccolo e-commerce con i primi prodotti di recycling.

Cosa realizzerete grazie a Cross The Bridge?

«Con Cross the Bridge stiamo lavorando sulla tutela della proprietà intellettuale. In questa fase operiamo con macchinari pilota, tra cui anche una stampante 3D per costruire oggetti in bioplastica».

 

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