La bicicletta è uno dei simboli dell’Italia novecentesca, da Ladri di Biciclette di De Sica al Giro d’Italia, ormai prossimo al Centenario. Non è una sorpresa che le imprese del settore ciclistico, secondo il Rapporto Artibici 2016 redatto da Confartigianato, godano di buona salute.
Concentrate nel Nord Italia, in particolare in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, per le aziende del settore il 2015 è stato un anno positivo:
- le aziende legate al mondo della bicicletta sono aumentate del 2,8% dal 2013, arrivando ad oltre 3.000 imprese che danno lavoro a circa 7.800 persone.
- L’export di biciclette è salito a 617 milioni (+2,2%), posizionando l’Italia al terzo posto in Europa davanti a Francia e Belgio, spinto da accessori e componenti.
- Il fatturato di settore è di 1,2 miliardi e nel primo trimestre del 2016 la produzione di biciclette è aumentata del 13,8%, a velocità doppia rispetto al resto d’Europa, assestata intorno al 6%.
- Il mercato delle E-bike è esploso: +90% nella produzione, +9,8% nell’acquisto di biciclette elettriche e +166,9% nell’esportazione.
L’aumento della produzione è figlio del rinnovato interesse verso la bicicletta come mezzo di trasporto alternativo all’automobile, più economico e più rispettoso dell’ambiente e della salute.
Rispetto al 2010, le persone che usano la bicicletta per andare al lavoro sono aumentate del 4,5%, arrivando a circa 750.000 persone. Questo è stato favorito dalla costruzione di nuove piste ciclabili e dall’aumento di ZTL e parcheggi a pagamento, secondo il rapporto del Centro Studi Continental.Solo a Milano le piste ciclabili sono aumentate del 113% in 5 anni, superando quota 140 km di percorrenza. A sottolineare l’importanza delle piste ciclabili ci ha pensato anche il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, annunciando il Masterplan della ciclabilità e il finanziamento di quattro ciclovie attraverso la Legge di Stabilità: il GRAB (Grande Raccordo Anulare in Bici), VENTO (Venezia-Milano-Torino), la ciclabile del Sole (già parte del percorso europeo EuroVelo7 che va da Nordknapp fino a La Valletta) e la ciclovia dell’acquedotto pugliese. “La ciclabilità deve uscire dalla sua marginalità e queste quattro ciclovie sono il punto di partenza.” dice Delrio. “Facciamo in modo che l’infrastruttura cicloturistica diventi uno dei pezzi dell’industria turistica del Paese.”