Sei un aspirante imprenditore o imprenditrice alle prese con tutte le problematiche connesse all’avvio di un’impresa? Gli esperti dell’Assistenza specialistica Avvio di impresa della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, in collaborazione con Formaper, ti offrono un servizio gratuito di orientamento su queste tematiche.
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Tonin, Responsabile del Punto Nuova Impresa di Formaper, e all’Ing. Cravenna, esperto dell’Assistenza specialistica Avvio di impresa, di spiegarci come la Camera di commercio aiuta gli aspiranti imprenditori.
Dott.ssa Tonin, Lei di cosa si occupa?
Lavoro da 20 anni nell’ambito dei servizi di “Orientamento e Formazione al mettersi in proprio ” per Formaper.
Inizialmente esisteva uno sportello denominato Punto Nuova Impresa, che è stato intuizione di Formaper/Camera di commercio, come primo progetto pilota. Poi è stato ampliato a tutta la Lombardia. Successivamente, Unioncamere lo ha esportato con le varie differenze di servizi e numeri da Regione a Regione.
Lo Sportello Punto Nuova Impresa era aperto al pubblico con colloqui individuali. C’erano tante richieste e molti supporti come corsi ed assistenza gratuita. Oltre che contributi a fondo perduto a livello sia ministeriale sia regionale per chi avviava un’attività in proprio. Poi la situazione con la crisi sempre più rilevante del mercato del lavoro è radicalmente cambiata a metà anni 2000.
Lo spirito del servizio era ed è quello di ridurre il fenomeno della nati-mortalità imprenditoriale (ovvero imprese che aprono e chiudono nei primi tre anni di vita) attraverso l’informazione e l’orientamento.
L’obiettivo è aiutare gli aspiranti imprenditori a capire cosa significa realmente mettersi in proprio, l’importanza di redigere il proprio piano di impresa per impostare la strategia di mercato, comprendere il reale fabbisogno di liquidità, confrontarsi sulla scelta forma giuridica e poi capire se e quali possibilità esistono per finanziare il proprio progetto.
Come funziona l’Assistenza?
Da alcuni anni il Punto Nuova Impresa è realizzato nell’ambito dei servizi di Assistenza specialistica della Camera di Commercio denominato “Avvio d’impresa”.
Organizziamo un incontro di primo orientamento sul mettersi in proprio, replicato 3 volte al mese. Un esperto accompagna il partecipante a capire il percorso logico al mettersi in proprio, illustra le principali opportunità di finanziamento e i progetti in essere per essere supportati gratuitamente alla pianificazione imprenditoriale.
A questo incontro segue una volta al mese un Focus di approfondimento tematico. Quest’anno sono 3 i temi che si alterneranno mensilmente:
- Business Model Canvas, per impostare il proprio modello di business
- Business Plan, per comprendere tutti gli elementi per impostare un sostenibile e cantierabile progetto d’impresa
- Come scegliere la forma giuridica, per offrire maggiori elementi per orientarsi nella scelta giuridica da dare al proprio business e nel chiarire le principali implicazioni fiscali e contributive.
Per chi parteciperà ai Focus, sarà poi possibile incontrare individualmente e gratuitamente un esperto per lavorare sul proprio progetto.
In questo anno di pandemia come è l’affluenza di richieste?
Rispetto al 2019, nel 2020 abbiamo avuto una leggera flessione. Gli utenti che hanno utilizzato il servizio Punto Nuova Impresa nel 2019 sono stati 860, nel 2020, 612.
Il servizio che prima della pandemia era svolto in presenza, da fine aprile 2020 a tutt’oggi è erogato in modalità webinar. Questa modalità, pur penalizzando l’aspetto della relazione, in realtà si sta dimostrando efficace poiché l’utente può ritagliarsi un paio di ore per la partecipazione molto più facilmente di prima.
Nel 2021 prevediamo la partecipazione di circa 800 partecipanti alle sessioni di gruppo Avvio Impresa, circa 150 partecipanti alle sessioni di approfondimento tematico (Focus) e circa 40 colloqui individuali, con un Esperto.
La nostra mission è quella di essere facilitatori del processo del mettersi in proprio. E aiutare chi vuole fare impresa a fare scelte consapevoli e i passi giusti per creare la propria attività in proprio su solide basi.
Abbiamo poi chiesto di approfondire l’argomento anche all’Ingegner Cravenna.
Ingegnere, Lei di cosa si occupa?
Sono ingegnere e sono un consulente e dirigente d’azienda.
Da vent’anni collaboro con Formaper, che già nel 2000 seppe intercettare i bisogni delle aziende ed aprì uno sportello dedicato all’ascolto degli aspiranti imprenditori. Dal 2005, poi, si strutturarono le Assistenze specialistiche.
Nel 2015 ricordo di essere stato molto impegnato perché, prima e durante Expo, assistemmo a molteplici richieste di supporto da parte di professionisti o imprenditori o futuri imprenditori che si proponevano per le molteplici attività che potenzialmente potevano svilupparsi attorno a quello che è stato l’evento degli eventi.
Ora, le richieste di assistenza si sono stabilizzate e anche dopo il covid, il desiderio di mettersi in proprio è sempre presente e costante nei più svariati ambiti.
Che cosa le viene chiesto principalmente durante i primi incontri di assistenza per l'avvio di imprese e di start up?
In Camera di commercio (Milano, Monza Brianza e Lodi), e Formaper, sono qualificato per due cose: per le reti di impresa, dove fino a un anno e mezzo fa, ogni mese e mezzo ero coinvolto nell’assistenza di aziende che si chiedevano – e ci chiedevano – se sarebbe valsa la pena metter su una rete di impresa. In questi casi si lavora sempre “in team”con un esperto sulla parte fiscale/amministrativa e uno sulla parte gestionale. Con il covid queste richieste sono molto diminuite ma ora si intravede una ripresa.
L’altra mia specializzazione è l’assistenza alle start up o a nuove iniziative che si concretizzano in un business plan. Una parte di queste assistenze è stata erogata con il progetto “Garanzia giovani”, rivolto cioè a giovani senza titoli di studio, senza lavoro, che formulano delle idee per aprire in logica imprenditoriale un business. Noi li aiutiamo nello sviluppo del loro business plan.
Non solo, un’altra attività è quella della Assistenza specialistica a livello macro, ovvero orientiamo le persone che vogliono sapere cosa voglia dire aprire un’attività a livello generale, la prima fase (gratuita), e una fase, eventuale e successiva, per sviluppare un business plan completo, attraverso Formaper.
Cosa emerge da questi incontri?
Per quanto riguarda le reti, il loro numero è in costante aumento, la formula è molto interessante. E’ l’aspetto culturale che deve ancora migliorare.
L’imprenditore per vocazione è un battitore libero e autonomo.
Se due o tre imprenditori decidono di mettersi in rete, ciascuno deve capire e cogliere il vantaggio che può derivarne per tutti, mettendo da parte le resistenze psicologiche che spesso si presentano. In ogni caso, ci sono molti esempi di reti virtuose, soprattutto in ambito di micro e piccole imprese.
Ma ci sono anche esempi di fallimenti e di reti che si disattivano. Manca l’abitudine a condividere, e a volte è un vero peccato.
Ci sono poi settori che si prestano di più di altri a fare rete. Ad esempio dove ci sono già tecnologie che coprono le fasi diverse del processo di creazione del valore del prodotto, come la rubinetteria, per esempio.
Per quanto riguarda invece il desiderio di aprire una start up, quello che colgo spesso io, è che il driver non è proprio l’idea originale in sé, ma il fatto che ci siano o meno finanziamenti statali nell’ambito di interesse dove ci sono i fondi. E’ triste, ma è così.
L’imprenditore cerca di aprire un’attività dove trova ‘benzina’ e poi si inventa il progetto.
E questo può portare ad una serie di distorsioni, perché così non sempre il progetto ha senso commercialmente e industrialmente. Questo anche perché, in parte, sono ancora tangibili i danni per gli imprenditori di investimenti sbagliati, spesso consigliati dalla banche, come è avvenuto coi derivati 10 anni fa.
C'è qualche strumento specifico che consiglia?
Sì, il business plan canvas, che spiegheremo insieme a Formaper nei prossimi incontri.
Si tratta di uno strumento adottato e implementato da Formaper che permette nel dettaglio di mettere a fuoco gli aspetti più rilevanti e utili per avviare una nuova impresa. E a fare ragionare meglio l’aspirante imprenditore.
In primo luogo la “reason why”, cioè il motivo per il quale il “Cliente” dovrebbe “comprare”. Poi gli obiettivi di mercato, le risorse in termini di uomini e di macchine, ecc…
Successivamente si passa a ragionare sul conto economico, sullo stato patrimoniale, sugli obiettivi operativi, utilizzando un Modello di Business Plan messo a punto da Formaper e che non esito a definire completo, integrato e comprensibile.