Appuntamento venerdì 13 ottobre con la tavola rotonda “Agrivoltaico e aree idonee, dal conflitto alla concertazione “, organizzata da FacilitAmbiente – il nostro Servizio realizzato con Camera Arbitrale di Milano – che si propone di individuare sistemi e processi di prevenzione delle conflittualità di carattere socioeconomico-ambientale connesse agli impianti FER, e in particolare degli impianti agrivoltaici, con il concorso dei diversi attori coinvolti nella misura oggetto del PNRR.
Perchè un convegno sull’agrivoltaico e perché partecipare?
L’agrivoltaico è un contesto dalle grandi potenzialità in cui, però, resta ancora molto da fare e la stessa regolamentazione pone problemi interpretativi. Sappiamo, per esperienza, che nasceranno dei problemi, delle obiezioni e delle difficoltà a comunicare. E’ un terreno in cui ci pare fondamentale fare quella che chiamiamo cultura del dialogo e della partecipazione. Da qui l’idea di organizzare una tavola rotonda per iniziare a facilitare il dialogo e la reciproca comprensione fin dall’inizio.
Quali sono i possibili conflitti che possono emergere?
Ci possono essere ragioni molto concrete per essere contrari alla realizzazione di determinati impianti, a cominciare dal modo in cui saranno realizzati determinati progetti. Si pensi solo al fatto che pure iniziative potenzialmente meritorie come gli impianti fotovoltaici tradizionali, quelli eolici e quelli a biomassa, hanno raccolto grandi opposizioni sul territorio da parte della comunità, per le più svariate ragioni, alcune delle quali anche comprensibili.
Questa opposizione però nasce, nella maggior parte dei casi, da una totale mancanza di comunicazione tra le parti. Chi investe non sempre spiega bene le proprie ragioni, chi protesta spesso non sa e non ascolta. Chi governa si trova in perenne difficoltà.
Radunare esperti al tavolo e spingerli al confronto per noi significa provare a cominciare con il piede giusto
In che modo Facilitambiente può aiutare a prevenire i conflitti?
Facilitambiente promuove l’intervento di professionisti che facilitino il dialogo e il coinvolgimento di tutti gli operatori economici e della comunità per affrontare questioni delicate prima che diventino controversie insormontabili. Si pensi a strumenti come il dibattito pubblico, che coinvolgono la cittadinanza e rendono consapevoli di cosa sta accadendo e del perché vengono prese determinate decisioni.
Nel corso della tavola rotonda parleremo proprio di come questi interventi possono essere di aiuto per tutti.
Là dove esiste confronto pubblico, c’è maggiore condivisione delle iniziative e più adesione collettiva ai progetti proposti.