Sono tante le versioni sull’origine del dolce natalizio tramandate nei secoli: secondo alcune il nome pan de ton potrebbe derivare da “pane di Toni”, lo sguattero al servizio di Ludovico il Moro che inventò l’impasto, secondo altre da “pane di tono” cioè di lusso, che almeno il giorno di Natale potevano mangiare sia gli aristocratici sia i plebei. Qualunque sia la sua storia, i milanesi non possono rinunciare al panettone, che tiene nonostante la crisi e continua a essere considerato uno dei simboli più rappresentativi della città lombarda. Da alcune indagini della Camera di commercio di Milano risulta essere il dolce più acquistato (dall’87,2 % dei milanesi), preferibilmente quello dall’impasto classico con uvetta e canditi, e anche il più famoso in Europa con il suo 30 % di citazioni online in materia di dolci delle feste (seguito dai gingerbread cookies, i candy canes, l’inglese Christmas pudding, il tedesco stollen e il francese bûche de Noël).
Proprio per salvaguardare questa tradizione così amata è stato depositato un marchio presso l’Ufficio Brevetti della Camera di commercio di Milano che certifica il vero panettone tipico della tradizione artigiana milanese, rappresentato da un logo che ha la geometria dell’uomo di Leonardo e i colori delle vetrate del Duomo. A questa iniziativa, promossa dalla Camera di commercio, hanno aderito il Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi e le Associazioni dei pasticceri, dei panificatori, degli artigiani e dei consumatori.
Cosa distingue il panettone artigianale milanese? Per poter utilizzare il marchio, i produttori devono rispettare un preciso un regolamento tecnico con determinati ingredienti, nelle proporzioni stabilite e seguendo le tecniche della lavorazione artigianale. Ecco qui una lista degli esercizi commerciali di Milano e Provincia dove poter acquistare il panettone doc.