In Italia l’impresa dell’usato conta 3247 esercizi commerciali con la Lombardia in testa alle altre regioni grazie alle sue 489 imprese attive. Si vende di tutto: vestiti, dischi di vinile, elettrodomestici, libri, mobili e oggetti di antiquariato, settore quest’ultimo che conta in assoluto il numero più alto di imprese nel comparto dell’usato.
I dati della Camera di Commercio di Milano spingono a chiedersi se questa diffusione di imprese dell’usato derivi da una passione che – in tempi di crisi – ha contagiato in molti dal Nord al Sud dello stivale o sia l’indizio di tendenze nuove. Forse è proprio così: forse – anche grazie alla crisi – si sta facendo strada un approccio più responsabile e rispettoso verso le cose che possediamo, siano esse vestiti o spazi comuni della città, e si assiste per questo a un gran fermento di iniziative orientate al recupero di ciò che è usato per trasformarlo in materia nuova e, perché no, far scaturire da questa seconda vita una “nuova impresa”.
E’ il caso dei “Sassi di Gomma” , materiali ottenuti dai pneumatici fuori uso che un’azienda milanese trasforma in lampade, orologi, vassoi e librerie di design. Oppure l’Atelier del riciclo, community creativa di Milano che recupera oggetti di qualità e ne promuove la riqualificazione – nella moda, nell’arte e nel design, partendo dalla convinzione che il 60% di ciò che scartiamo o buttiamo può diventare una risorsa.
Al centro di queste due esperienze ci sono creatività e design, due elementi totalmente collegati alle nuove possibilità di riutilizzo delle cose. Chi vuole sperimentare in prima persona questa unione può farlo direttamente su …. una sedia! Basta portarla giovedì 18 ottobre in via Ampere allo spazio Avanzi Make a Cube e partecipare al laboratorio di lo-fi design organizzato da Immagina il Futuro e Connecting cultures.