A Natale festeggiano anche le imprese milanesi. E non solo per un giorno: tutto il periodo prenatalizio e delle feste è un boom di produzione e vendite, che crea 1700 posti di lavoro stagionale.
Simbolo secolare della tradizione natalizia milanese è il panettone: secondo la leggenda, nacque nel 1495 alla corte di Ludovico il Moro per un banchetto con l’amante (celebre per essere ritratta nel dipinto di Leonardo da Vinci “La dama con l’ermellino”). Oggi questo dolce raggiunge un quarto delle vendite di pasticceria natalizie, e la sua popolarità è ancora in aumento: del 5% rispetto allo scorso anno, in un business da 60 milioni.
Ci sono poi gli acquisti da mettere sotto l’albero, gli addobbi, i viaggi… 50 milioni di euro stimati solo per le spese del ponte di S. Ambrogio, previsioni d’acquisto stabili rispetto allo scorso anno. 21 milioni sono stimati per i soli acquisti di oggetti religiosi, tra presepe, decorazioni e regali –Milano è al decimo posto in Italia per negozi specializzati. 70 milioni stimati invece per le vendite natalizie di giocattoli a Milano, che è terza in tutta Italia per numero di imprese dedicate (416, il 5,8% del totale italiano).
La Camera di commercio di Milano vigila sulla sicurezza e conformità dei prodotti immessi sul mercato, tra cui i giocattoli: sono controllate le proprietà meccaniche, fisiche, chimiche, l’infiammabilità… I giocattoli a norma devono presentare:
- marcatura CE (conformità alle norme europee);
- numero di tipo, lotto, serie, modello o altro elemento che consenta la loro identificazione;
- nome e indirizzo del fabbricante;
- nome e indirizzo dell’importatore (se il fabbricante è situato fuori dall’UE);
- istruzioni e informazioni sulla sicurezza in lingua italiana.
Consumatori, associazioni e imprese possono richiedere controlli da parte della Camera di commercio di Milano facendo una segnalazione al servizio di Tutela della fede pubblica. Sono circa 200 i giocattoli controllati finora quest’anno.