Arte e cultura a Milano, un’immagine da valorizzare
Una ricerca realizzata nel 2007 da Fondazione IULM per Camera di Commercio di Milano sulla base degli articoli di stampa e del materiale turistico estero, evidenziava che “L’Europa vede Milano” associandola prevalentemente a tre fattori, “Moda e Shopping”, “Arte e Cultura”, ed “Economia”. La stessa ricerca metteva in luce però una certa debolezza nella comunicazione in quanto ogni fattore era collegato a un numero di elementi piuttosto scarso.
Nel caso dell’arte e della cultura, l’immagine di Milano risultava associata essenzialmente all’ apertura della Scala e al Duomo e la città veniva percepita meno ricca culturalmente rispetto a centri paragonabili come Barcellona. Ciò non ha impedito comunque al capoluogo meneghino di affermarsi negli anni come destinazione turistica e registrare buone performance a dispetto della crisi: solo nel 2012 i turisti stranieri sono stati 7 milioni, hanno soggiornato circa 3 giorni e mezzo e speso complessivamente 3 miliardi di euro.
Da tempo è in corso un ampio dibattito sulla necessità di valorizzare in modo organico il patrimonio artistico culturale di Milano, un tesoro che passando dalla Pinacoteca di Brera al Cenacolo vinciano, va ben oltre il Duomo e la Scala e abbraccia gioielli sotterranei come il Teatro romano , destinazioni singolari come le case museo, andandosi a unire alla ricca proposta in settori differenti come l’enogastronomia e lo shopping .
Mettere a sistema tutto questo è uno degli obiettivi principali in vista di Expo 2015,e costituisce uno dei fronti più caldi su cui opera Explora, la Destination Management Organization creata in vista dell’esposizione universale per promuovere il turismo sul territorio.
Dimore storiche lombarde: un tesoro a un passo da Milano
In un momento storico in cui il turismo è sempre più “esperienza”, una strategia vincente per attrarre flussi turistici è anche quella di offrire itinerari insoliti, capaci di amplificare il senso di unicità dell’esperienza di viaggio. In questo senso arriva una bella idea dal volume “Ville dimore e corti lombarde” che presenta un percorso tra sedici dimore storiche distanti non più di un’ora da Milano e situate nelle province di Varese, Como, Lecco e Novara, oltre che di Milano.
Valerio Villoresi, presidente dell’associazione promozione sociale ville dimore e corti lombarde, ha raccolto le testimonianze dei discendenti delle famiglie cui appartennero queste splendide residenze e nel libro svela caratteristiche, storie, curiosità di ognuna in una descrizione resa ancora più viva dalla ricca documentazione fotografica che l’accompagna.
Ci si immerge così nelle atmosfere fastose di Palazzo Bolagnos Visconti di Milano, in quello che fu il salone letterario di Villa Beccaria a Como, si scopre di più sulla scala elicoidale di accesso alla torre di villa Rescalli Villoresi a Busto Garolfo, ci si lascia stregare dalle meraviglie dei giardini stile inglese.
Il volume vuole essere un primo passo per un progetto più organico di valorizzazione del territorio dove si trovano questi tesori nascosti che, in occasione di Expo, potranno aprirsi alla grande platea di visitatori attesa per l’evento, 20 milioni secondo le stime. Banco di prova nel giugno 2015 l’evento in programma presso Villa Rescalli Villoresi, un luogo di centenaria tradizione, dove si cercherà di mettere inisieme i grandi maestri dell’arte contemporanea alle eccellenze made in italy nei settori del design e dell’enogastronomia.