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come aprire un negozio di alimentari a Milano e in altre città

vendita generi alimentariAlimentari: in crescita  negozi specializzati e fruttivendoli.

Quindi aprire un negozio di alimentare è ancora possibile?  Centri commerciali e e-commerce hanno tolto mercato al negozio sotto casa?  Se guardiamo il numero degli esercizi  attivi nel settore alimentare  possiamo dire  che fra il 2012 e il 2013 il comparto nel suo insieme è sostanzialmente stabile a livello nazionale  -0,2% ,  mentre su Milano abbiamo un buon  +2,5%.  Ma alcuni comparti  dimostrano aumenti ben superiori:  i  negozi specializzati in bevande balzano al +3,9 % a livello nazionale e al +17,2% a Milano, quelli specializzati in vendita di prodotti dietetici, macrobiotici  segnano un + 8,5%  in Italia e un +17%  a Milano.  Anche il settore delle salumerie uova oli e grassi alimentari  va bene (+ 28,5% Italia, +27,8% Milano)   così pure,  il negozio di frutta e verdura, per intenderci il fruttivendolo, può vantare un  +1,8%  in Italia contro  il + 2,7% a Milano.

Ma come si fa ad aprire un negozio alimentare?  Nel settore food   (vendita di generi alimentari e somministrazione) sono richiesti  dei requisiti morali e professionali. Una volta acquisisi questi,  è necessario  iscriversi al registro delle imprese e contemporaneamente  dare comunicazione dell’inizio attività grazie alla comunicazione unica.

Inoltre è necessario disporre  un locale adatto all’uso commerciale secondo la normativa vigente  e che rispetti le indicazioni urbanistiche del comune di riferimento.

Avviare l’attività: i consigli

Per  aprire e gestire un negozio di generi alimentari  quindi non ci si improvvisa, specie in periodi come questi,  in cui si registra   un calo dei consumi.

E’  necessario progettare bene  il futuro business stendendo un progetto di impresa  (o business plan), cioè un documento che preveda tutti gli elementi strategici della futura attività economica (forma giuridica, mercato di riferimento, piano di rientro,piano di marketing etc.).

Il Punto nuova impresa di Formaper  offre un servizio personalizzato di orientamento di consulenza gratuito agli aspiranti imprenditori  che vogliono strutturare le proprie idee di business, è sufficiente una prenotazione telefonica.

Quando si apre un esercizio commerciale è indispensabile  pensare attentamente  anche al luogo dove aprire,  analizzarne non solo i costi ma anche le opportunità,  la densità di popolazione,  il passaggio (quantità e orari in cui la gente transita), la presenza o meno di concorrenza.  In questo senso può essere utile anche una riflessione su quanti  negozi simili hanno aperto e quanti hanno chiuso in quella zona: è un dato semplice da ottenere basta richiederlo alla Camera di commercio .

Nonostante le  tante storie di successo il mercato non solo è sempre più complesso e competitivo ma cambia anche  molto velocemente,   capire quali possono essere gli elementi vincenti non è quindi impresa da poco.  Da più  parti si evidenzia come sia  l’esperienza del cliente durante la fase dell’acquisto a essere un elemento vincente, insomma bisogna essere capaci di trasmettere significato, emozioni, se fare la spesa presso il proprio esercizio è per il consumatore solo una routine allora si è poco competitivi.

Inoltre, secondo la guida al “Negozio alimentare” di Confcommercio Fida “se il piccolo negoziante vuole affrontare il mercato da solo deve assolutamente scartare  l’ipotesi  di combattere facendo leva principalmente sui prezzi, …perchè avrebbe bisogno di volumi che per le sue dimensioni non potrà mai raggiungere,   la strada è invece quella della differenziazione e se possibile dell’unicità del proprio bacino di riferimento: con l’assortimento, con i servizi  o con le specializzazioni”.

Anche se il negozio alimentare ha una lunghissima tradizione questo non vuol dire che l’innovazione, il web, la tecnologia non lo possano interessare. Oltre ai mezzi di promozione più consolidati,   Il web marketing,  l’utilizzo dei social network  offrono spunti interessanti per farsi conoscere, per fidelizzare il cliente, ad esempio il noto  Gourmet  Garage in America manda via mail la zuppa del giorno,  Denner in Svezia li usa per scegliere quali prodotti mettere in promozione. Il web e ancor di più i canali social permettono di mirare la comunicazione  proprio sul tipo di cliente che stiamo cercando.

Infine l’innovazione non è solo tecnologica, ma consiste anche nel trovare nuove formule organizzative:  il contratto di rete permette, ad esempio, a due o a più imprese di allearsi in vista di un progetto comune di business  e quindi sulla stessa filiera consente di creare sinergie con fornitori, consulenti o altri esercizi, che da concorrenti potrebbero trasformarsi in partner.

La Camera di commercio di Milano offre un servizio di orientamento gratuito per le imprese che  hanno progetti in questo ambito, anche in questo caso è un servizo gratuito,  basta una mail per richiedere un appuntamento.

Insomma aprire un negozio alimentare  può essere ancora un buon business.

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