Tra le quattro startup vincitrici della prima edizione di Cross the bridge, abbiamo intervistato Caterina La Porta, tra i founder di ComplexData, realtà costituitasi nel 2018 all’interno dell’Università degli Studi di Milano.
«Il team ha esperienza nel campo della digital health – ci ha spiegato Caterina – Lo spin off ha un motto: creare valore decodificando i dati. Analizziamo qualsiasi tipo di dato: dalle immagini ai dati trascrittomici e genomici; ed estraiamo informazioni. Le possiamo visualizzare in modo semplice e creare così modelli predittivi».
Il settore della salute e dell’healthcare ha registrato innovazioni notevoli negli ultimi anni, spinti anche dall’emergenza pandemica. I dati, in questo senso, sono fondamentali.
«I nostri clienti finali sono ad esempio gli ospedali che richiedono il servizio: pensiamo di proporre abbonamenti agili. Poi ci saranno senz’altro anche le case farmaceutiche. Dopo il pitch a Cross the Bridge un paio di imprenditori e aziende ci hanno contattato e stiamo collaborando con loro».
IL PROFILO DELLA START UP
Per affrontare il problema dell’eterogeneità del cancro, ComplexData ha sviluppato ARIADNE, una piattaforma computazionale che può stimare il rischio di metastasi nei singoli pazienti e quindi aiutare a progettare terapie personalizzate. ARIADNE integra un ampio set di trascrittomi che descrivono il fenotipo del tumore ottenuto da campioni bioptici di pazienti con cancro e ricostruisce il paesaggio metastatico di un tumore specifico. È così possibile interrogare la mappa e calcolare il rischio di aggressività di un singolo paziente. La piattaforma è già stata convalidata clinicamente per il cancro al seno triplo negativo ottenendo il marchio CE come dispositivo medico di tipo 2.
Per scoprire chi sono tutte le 4 startup vincitrici della prima edizione di Cross the bridge
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